Incastonata nei vicini Balcani e ben collegata con il Bel Paese, la Bulgaria è l’ultima roccaforte europea ancora da scoprire. Grazie alle sue bellezze naturali, a una capitale ricca di charme e a prezzi a dir poco appetibili, negli ultimi anni ha attirato un flusso sempre maggiore di turisti e avventurieri, sedotti dal segno positivo dell’andamento del PIL e dal potere d’acquisto dell’euro.
L’interesse per questo paese è in crescita costante, e non solo quello finalizzato al mero turismo. Per una serie di motivi, la Bulgaria sta diventando una meta privilegiata per gli imprenditori allettati dalle numerose opportunità di profitto, le famiglie stanche di una tassazione demoralizzante e i pensionati in cerca di un’oasi dignitosa dove restituire valore alla propria pensione.
La Bulgaria, ufficialmente Repubblica di Bulgaria, è uno Stato membro dell'Unione europea situato nella metà orientale della penisola balcanica.
Confina ad est con il Mar Nero, a sud con la Grecia e la Turchia, ad ovest con la Serbia e la Macedonia settentrionale e a nord con la Romania, da dove è divisa dal Danubio. Con una superficie di 110.994 km², la Bulgaria è il quattordicesimo paese europeo per superficie. La sua posizione l'ha resa nel corso della storia un importante crocevia per diverse civiltà ed è infatti il luogo di scoperta di alcuni dei più antichi manufatti metallurgici, religiosi e culturali del mondo. La lunghezza totale dei confini bulgari è di 2 245 km, di cui 1 181 km sono terrestri, 686 km sono fluviali e 378 km sono costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36 720 km e la sua rete ferroviaria lunga 4 300 km.
Alcune culture preistoriche hanno iniziato ad evolversi nelle terre bulgare durante il Neolitico. Inizialmente furono abitate dai Traci e successivamente da Greci e Romani. La prima traccia di unificazione etnica e nazionale bulgara risale all'arrivo del Primo Impero bulgaro, che dominava la maggior parte dei Balcani e divenne il centro culturale dei popoli slavi nell'Alto Medioevo. Dopo un periodo di dominio bizantino, le risorse dello stato bulgaro. Con la caduta del Secondo Impero bulgaro nel 1396, i suoi territori rimasero sotto il controllo dell'Impero Ottomano per quasi cinque secoli.
La guerra russo-turca tra il 1877 e il 1878 (chiamata in bulgaro освободителна/osvoboditelna, che significa "di liberazione") portò alla nascita del terzo Stato bulgaro, che divenne indipendente nel 1908. Negli anni successivi ci sono stati numerosi conflitti con i paesi vicini, che alla fine è diventata la causa che ha portato la Bulgaria ad allearsi con la Germania in entrambe le guerre mondiali. Nel 1946 divenne una repubblica comunista governata da un unico partito politico fino al 1989, quando il partito comunista bulgaro, dopo la caduta della cosiddetta "cortina di ferro", concesse elezioni multipartitiche. Dopo il 1990 la Bulgaria è diventata una democrazia ad economia di mercato.
La popolazione di 7,05 milioni di persone è prevalentemente urbana e vive principalmente nelle capitali delle 28 province. La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitale Sofia. I settori di lavoro predominanti sono l'agricoltura, i servizi, il turismo, l'ingegneria energetica e l'industria leggera, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
Dal 1991, la struttura organizzativa della politica si basa sull'adozione di una costituzione democratica. La Bulgaria è una repubblica parlamentare centralista con un alto grado di centralizzazione politica, amministrativa ed economica. È membro della NATO dal 1° dicembre 2000. È membro dell'Unione Europea dal 1° gennaio 2007, è membro del Consiglio d'Europa, dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) e ha partecipato tre volte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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